Mi sembrava bello cominciare questa nuova avventura, questo Quiet blog, con un ringraziamento verso il mio blog precedente, Italian Masala, che in qualche modo mi ha traghettata a questo nuovo meraviglioso approdo, la Mindfulness.
Come (forse) sapete, ho un background di studi orientalistici e un sacco di viaggi, soprattutto in India. Ho cominciato ad amarla che ero una bambina, attraverso le diapositive che mio padre faceva durante i viaggi in giro per il mondo. Una specie di colpo di fulmine, un’affinità elettiva, con l’India; un amore che non è mai finito e che mi ha portata a studiare filosofia, lingue e storia del mio amato luogo del cuore. Fatto sta che ad un certo punto ho aperto un blog per scriverci le storie dei miei viaggi, dei documentari realizzati con mio padre da proiettare a scuola ai ragazzi su questo paese strano e pieno di contrasti – e di tanto altro.
Negli ultimi post forse avevo virato verso storie più vicine ad una certa sensibilità, un sentire che mi ha portata a voler approfondire la visione buddhista della vita e della mente, grande protagonista della giostra di questo mondo bello e insieme terribile. Da qui alla Mindfulness non ci ho messo molto … e nel prossimo post, vi spiego il perché 😉
Ma intanto, benvenuti a tutti e a tutte, un inchino alla divinità che è in voi!
nella foto: le donne di Bassi, Rajasthan